“Un giorno la paura bussò alla porta,
il coraggio si alzò e andò ad aprire
e vide che non c'era nessuno.”
Segnalare un atto di o è un atto di coraggio che può dare una svolta alla tua vita o a quella di qualcun altro in modo positivo.
Il team antibullismo della scuola è a disposizione per dare un aiuto, insieme possiamo trovare una soluzione, aiutando vittime e bulli.
Nessuno è da solo se tutti abbiamo il coraggio di dire NO al bullismo!
Vuoi segnalare un caso di bullismo? Puoi farlo contattattando il referente del team via mail a bullstopteam@icbalangero.it .
Chi può segnalare? Chiunque, dalla vittima a chi assiste o è a conoscenza di episodi di bullismo o cyber bullismo.
Chi riceverà la segnalazione? Il referente scolastico del team antibullismo.
Cosa accadrà dopo la segnalazione? Il team valuterà in modo approfondito la segnalazione ricevuta e sceglierà il tipo di intervento più giusto per quel caso specifico. Seguirà poi una fase di monitoraggio per verificare che gli interventi messi in atto stiano percorrendo la strada della risoluzione. Se hai bisogno di approfondire di più puoi consultare il protocollo.
Preferisci confidarti con un insegnante? Puoi farlo!
In qualunque modo tieni presente che parlare con qualcuno di come ti senti o di quello che ti sta accadendo oppure ancora di quello a cui stai assistendo è il primo passo da fare per dare una svolta!
Il team antibullismo della scuola è a disposizione per dare un aiuto, insieme possiamo trovare una soluzione, aiutando vittime e bulli.
Nessuno è da solo se tutti abbiamo il coraggio di dire NO al bullismo!
Vuoi segnalare un caso di bullismo? Puoi farlo contattattando il referente del team via mail a bullstopteam@icbalangero.it .
Chi può segnalare? Chiunque, dalla vittima a chi assiste o è a conoscenza di episodi di bullismo o cyber bullismo.
Chi riceverà la segnalazione? Il referente scolastico del team antibullismo.
Cosa accadrà dopo la segnalazione? Il team valuterà in modo approfondito la segnalazione ricevuta e sceglierà il tipo di intervento più giusto per quel caso specifico. Seguirà poi una fase di monitoraggio per verificare che gli interventi messi in atto stiano percorrendo la strada della risoluzione. Se hai bisogno di approfondire di più puoi consultare il protocollo.
Preferisci confidarti con un insegnante? Puoi farlo!
In qualunque modo tieni presente che parlare con qualcuno di come ti senti o di quello che ti sta accadendo oppure ancora di quello a cui stai assistendo è il primo passo da fare per dare una svolta!
×
Azioni aggressive o intimidatorie, tipiche dei gruppi di pari, esercitate in modo intenzionale e sistematico da una o più persone ai danni di altre. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni.
La definizione di bullismo più recente pone l’accento su alcune caratteristiche peculiari del problema, quali:
- l’INTENZIONALITÀ, cioè il fatto che il bullo o i bulli mettono in atto intenzionalmente dei comportamenti fisici, verbali o psicologici con lo scopo di offendere l’altro e di arrecargli danno o disagio, oppure per “divertimento”;
- la PERSISTENZA NEL TEMPO dei comportamenti di prepotenza;
- l’ASIMMETRIA nella relazione, cioè uno squilibrio di potere tra il bullo che compie l’azione e la vittima che la subisce, generalmente un coetaneo incapace di difendersi.
BULLISMO
Azioni aggressive o intimidatorie, tipiche dei gruppi di pari, esercitate in modo intenzionale e sistematico da una o più persone ai danni di altre. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni.
La definizione di bullismo più recente pone l’accento su alcune caratteristiche peculiari del problema, quali:
- l’INTENZIONALITÀ, cioè il fatto che il bullo o i bulli mettono in atto intenzionalmente dei comportamenti fisici, verbali o psicologici con lo scopo di offendere l’altro e di arrecargli danno o disagio, oppure per “divertimento”;
- la PERSISTENZA NEL TEMPO dei comportamenti di prepotenza;
- l’ASIMMETRIA nella relazione, cioè uno squilibrio di potere tra il bullo che compie l’azione e la vittima che la subisce, generalmente un coetaneo incapace di difendersi.
×
Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione e si intende altresì qualunque forma di furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica” (Legge n. 71/2017 comma II). Elementi distintivi del cyberbullismo rispetto al bullismo tradizionale sono:
- l’ANONIMATO reso possibile, ad esempio, attraverso l’utilizzo di uno pseudonimo. La percezione della propria “invisibilità” consente al cyberbullo di fare online ciò che non potrebbe fare nella vita “reale”;
- l'ASSENZA DI RELAZIONE E DI CONTATTO DIRETTO tra bullo e vittima. Nel bullo, questo può contribuire a diminuire il livello di consapevolezza del danno arrecato, mentre nella vittima, può rendere ancora più difficile sottrarsi alle offese e agli atti di prepotenza;
- l’ASSENZA DI LIMITI SPAZIO-TEMPORALI gli strumenti mediatici e informatici consentono ai bulli di “infiltrarsi” nella vita delle vittime in ogni momento (motivo per cui l’elemento della “persistenza del tempo” che caratterizza il bullismo tradizionale assume qui valore e significati differenti);
- il maggiore rischio di assumere delle convinzioni socio-cognitive come il “DISIMPEGNO MORALE”: le caratteristiche di anonimato e di difficile reperibilità possono indurre più facilmente il bullo (ma anche gli spettatori) ad una giustificazione della condotta.
CYBERBULLISMO (“bullismo elettronico” o “bullismo in internet”)
Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione e si intende altresì qualunque forma di furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica” (Legge n. 71/2017 comma II). Elementi distintivi del cyberbullismo rispetto al bullismo tradizionale sono:
- l’ANONIMATO reso possibile, ad esempio, attraverso l’utilizzo di uno pseudonimo. La percezione della propria “invisibilità” consente al cyberbullo di fare online ciò che non potrebbe fare nella vita “reale”;
- l'ASSENZA DI RELAZIONE E DI CONTATTO DIRETTO tra bullo e vittima. Nel bullo, questo può contribuire a diminuire il livello di consapevolezza del danno arrecato, mentre nella vittima, può rendere ancora più difficile sottrarsi alle offese e agli atti di prepotenza;
- l’ASSENZA DI LIMITI SPAZIO-TEMPORALI gli strumenti mediatici e informatici consentono ai bulli di “infiltrarsi” nella vita delle vittime in ogni momento (motivo per cui l’elemento della “persistenza del tempo” che caratterizza il bullismo tradizionale assume qui valore e significati differenti);
- il maggiore rischio di assumere delle convinzioni socio-cognitive come il “DISIMPEGNO MORALE”: le caratteristiche di anonimato e di difficile reperibilità possono indurre più facilmente il bullo (ma anche gli spettatori) ad una giustificazione della condotta.